Il 23 settembre Galactic Park torna a Milano per il landing, l’evento principale del 2023 che si terrà al Civico Planetario di Milano Ulrico Hoepli e nei giardini Indro Montanelli appena fuori per una giornata all’insegna dell’astronomia e dell’esplorazione spaziale. Leggi il programma per tutti i dettagli!
Osservazione del Cielo al Telescopio
Gli astrofili dell’associazione PhysicalPub e del Circolo Astrofili di Milano saranno a disposizione per osservare il Sole e il cielo notturno con i telescopi!
Quando: dalle 14 fino a fine serata
Modalità di accesso: libero
Galactic Point
Nei Galactic Point, i divulgatori e le divulgatrici di Galactic Park saranno a disposizione attivando le proprie competenze per raccontare a tutti esperienze di spazio e astronomia, curiosità e prospettive, novità e nuove frontiere della ricerca e dello studio dell’Universo, realizzando altresì una divulgazione diffusiva e inclusiva. A tale scopo saranno presenti divulgatori e divulgatrici che mediante l’impiego di modellini in 3d di razzi e superfici di satelliti o di pianeti del sistema solare realizzeranno attività tattili.
Quando: dalle 14 fino a fine serata
Modalità di accesso: libero
Da un pianoforte, all’universo – Le scale dell’astronomia e della musica
con Simone Jovenitti di PhysicalPub
Il problema più grave dell’astronomia moderna, irrisolto da millenni, è il calcolo delle distanze: tutti i modelli astrofisici ne risentono e qualsiasi misura è irrimediabilmente affetta da notevoli incertezze. Noi astrofisici abbiamo dunque messo a punto un metodo, o “una scala”, come si dice in gergo, per calibrare le misure nell’universo lontano e stabilire la corretta relazione di distanza tra gli oggetti del profondo cielo. Abbiamo fatto esattamente ciò che si fa nella musica, dove le scale rendono armoniosi suoni distinti, permettendoci di apprezzarne, innanzitutto, la collocazione e la reciproca distanza.
Stelle come note, leggi fisiche come armonie, sono queste le considerazioni che analizzeremo sia con le parole che con gli esempi suonati dal vivo, in una conferenza-concerto che supererà i limiti della sola comunicazione verbale. Ma non ci fermeremo qui. Queste “scale” vogliamo vederle. Così sfioreremo l’universo da fuori e scenderemo poi fino ai più stretti cunicoli: accompagnati dalla musica dal vivo percepiremo l’armonia degli oggetti celesti più diversi, sia vicini che distanti.
Quando: alle 14:00
Le Voyager oltre i confini del nostro tempo
con Matteo Miluzio di Chi ha Paura del Buio?
L’esplorazione spaziale non rappresenta solamente la necessità umana di oltrepassare i propri limiti. È anche, o forse soprattutto, il desiderio dell’uomo di sopravvivere al proprio tempo. Questo meraviglioso e disperato sentimento umano è incarnato in due piccoli oggetti a cui abbiamo dato il nome di “Voyager”. Entrambe le sonde ora sono nello spazio interstellare dopo aver abbandonato l’eliosfera, a oltre 18 miliardi di km da noi, una distanza che la luce impiega circa 20 ore a percorrere. Dopo oltre 40 anni, dopo averci regalato immagini indimenticabili come le prime immagini assolute di pianeti come Urano e Nettuno, o la celebre “Pale Blue Dot”, le Voyager ancora funzionano. Pochi dati, un segnale debole, ma sono ancora in grado di comunicare con noi. Le missioni Voyager portano con loro anche due dischi d’oro, con incise alcune informazioni sulla specie umana: il DNA, la posizione del nostro pianeta, saluti e messaggi di pace in svariate lingue, musica. Se qualcuno, un giorno, decifrerà questi contenuti scoprirà di un lontano pianeta unito nel segno della pace, della scienza e dell’amore reciproco. Molto probabilmente le Voyager viaggeranno solitarie nell’immensità del cosmo per milioni, forse miliardi di anni. Sopravviveranno all’uomo e alla fine del nostro pianeta. Percorreremo, insieme, uno dei viaggi più straordinari che gli uomini abbiano mai intrapreso, un segno della loro infinita speranza e determinazione e del disperato bisogno di sopravvivere al loro tempo in un universo vasto e fantastico.
Quando: alle 15:45
Il contributo italiano al futuro dello spazio. Presente e futuro tra sogno e tecnologia
con Gianluca Aranci, Anna Frosi e Paolo Marchesi, di Thales Alenia Space
L’Italia è sede di una densa filiera industriale che rende possibili le più immaginifiche missioni spaziali, come ad esempio avviene a Milano, dove si progettano le unità elettroniche di diverse missioni spaziali che aiutano a monitorare il nostro pianeta, proponendo soluzioni pratiche per il cambiamento climatico e l’anticipazione di calamità naturali. Ad oggi, una delle sfide degli ingegneri impegnati nella progettazione di queste soluzioni, si chiama IPAC, un computer, cuore pulsante delle costellazioni di satelliti di ultima generazione, pronto ad equipaggiare anche le basi abitate con cui l’uomo da tempo immagina i propri passi futuri nello spazio profondo. Come ad esempio la futura stazione Cislunare, parte del programma Artemis, in cui l’Italia é coinvolta in prima linea nella sua costruzione grazie soprattuto a Thales Alenia e varii enti scientifici, che permetterà all’umanità di tornare sul nostro satellite, questa volta per rimanerci. Costruendo veri e propri villaggi lunari, con il fine ultimo di arrivare un domani su Marte
In questo viaggio che faremo insieme, andremo dunque alla scoperta delle tecnologie che ci permettono di volare nello Spazio con uno sguardo alle idee che stanno germogliando e che ci fanno sognare e programmare oggi il futuro.
Quando: alle 17:30
Destination Mars
con Giulia Pieraccini e Martina Carnio di Link2Universe
Il pianeta rosso ha affascinato generazioni di scienziati, artisti, curiosi: in questo viaggio dalla Terra a Marte la geologa Giulia e l’ingegnera Martina ci accompagneranno attraverso le missioni, i lander, gli orbiter alla sua scoperta.
Un viaggio interplanetario che parte dai lanciatori e termina sulla superficie di Marte, passando tra successi e fallimenti, collaborazioni internazionali, raccolta di dati, osservazioni, esperimenti che ci permettono, missione dopo missione, di scoprire il suo passato e presente.
Quando: alle 19:15
Su un Altro Pianeta
con Amedeo Balbi
Secondo alcuni, il destino dell’umanità è di diventare una specie multi-planetaria. Addirittura, la nostra stessa sopravvivenza a lungo termine sarebbe legata alla possibilità di abbandonare la Terra e di stabilirsi in colonie permanenti nello spazio o su altri pianeti. Ma è davvero così? Cosa che c’è di realistico in queste previsioni, e quanto sono a portata di mano? Quali ostacoli dovremmo affrontare per trasferirci su altri mondi, e quali sarebbero le possibili destinazioni? L’esplorazione dello spazio e dell’universo servono a garantirci una via di fuga su un’altra Terra, o, piuttosto, a comprendere che quella che abbiamo è insostituibile?
Quando: alle 21:00
COME PARTECIPARE
Per assistere ai talk che si svolgeranno all’interno del Planetario è necessario acquistare i biglietti in prevendita online su booking.lofficina.eu oppure in biglietteria in atrio fino a esaurimento posti.
Per partecipare alle attività che si svolgono all’esterno del Planetario non sarà necessario un biglietto, basterà presentarsi e attendere la partenza di una delle esperienze previste. Le attività esterne sono strutturate in modo da iniziare e terminare in base al pubblico presente, la durata è variabile. Le attività esterne possono subire variazioni in caso di pioggia.
Prevendita biglietti: booking.lofficina.eu
DOVE SAREMO
L’evento si svolgerà presso il Civico Planetario Ulrico Hoepli di Milano
CONTATTI
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